È necessario potenziare i percorsi ciclabili tramite messa in sicurezza degli esistenti, rimagliamento e realizzazione di quanto previsto dal PUMS (tavola 04 bis) e dai piani particolareggiati per la riqualificazione funzionale delle principali radiali di accesso al centro storico di Ravenna, redatti dal Dott. Pian. Marco Fasan su commissione del Comune di Ravenna. Vitale è l’incremento della sicurezza stradale nelle zone 30, con ricorso più ampio a zone residenziali e strade urbane ciclabili tipo E-bis, a favore della mobilità dolce. Introduzione nelle aree prettamente residenziali (traffico di attraversamento assente) di cuscini berlinesi, dossi, chicane e attraversamenti rialzati. Ricorso più frequente alle pavimentazioni in asfalto stampato a caldo alle intersezioni non semaforizzate. Ricorso più ampio ai doppi sensi ciclabili nelle aree con ridotti limiti di velocità (zone 30, zone residenziali, ZTL). Istituzione di strade scolastiche secondo i piani particolareggiati del traffico per le aree di quiete in aree sensibili nel territorio comunale, come redatti da Architettura E Città Studio Associato su commissione dell’Ufficio pianificazione Mobilità del Comune. Accessibilità dei marciapiedi e dei luoghi: eliminazione delle barriere architettoniche, creazione di rampe di idonea pendenza e percorsi tattili per ciechi e ipovedenti seguendo le linee guida INMACI.
È importante che si ricorra a pavimentazioni drenanti per le fasce di sosta in tutte le strade oggetto di futura riqualificazione che sono compatibili con tale intervento (desealing). Si valutino campagne di aggiornamento professionale del personale tecnico e una massiva introduzione di SuDS (sistemi di drenaggio urbani) in fase progettuale degli interventi futuri, per la riduzione del rischio allagamento tramite laminazione e infiltrazione. È imprescindibile inserire verde pubblico integrato nella sede stradale a beneficio dell'ombreggiamento e al fine di ridurre l'effetto isola di calore, combattendo i cambiamenti climatici e creando una Ravenna resiliente per il futuro. Si valuti anche la realizzazione di percorsi promiscui dove gli spazi per gli utenti deboli sono ristretti, promuovendo una convivenza tra utenti della strada dove le condizioni di traffico consentono di agire in sicurezza secondo tale linea, recuperando così gli spazi per il verde diffuso, senza sacrificare la sosta nelle aree residenziali. Si seguano i principi delineati dal progetto SOS4LIFE (Save Of Soil For Life), promosso dalla Regione Emilia-Romagna, Servizio pianificazione territoriale e urbanistica, dei trasporti e del paesaggio. I documenti scaturiti da tale progetto, “Liberare il suolo. Linee guida per migliorare la resilienza ai cambiamenti climatici negli interventi di rigenerazione urbana.”, costituiscano d’ora in avanti la base per la progettazione degli interventi di nuova realizzazione (riqualificazioni incluse) nel territorio comunale.
Revisione degli schemi circolatori macroscopici in città, partendo da studi di traffico sulla reintroduzione del doppio senso di circolazione sulle strade già predisposte, al fine di sgravare determinate aree prettamente residenziali dal traffico improprio di attraversamento, redistribuendolo su dorsali idoneamente configurate. Snellimento della mobilità interna, valutando di ripristinare l’intercomunicazione diretta tra settori della città. Realizzazione urgente del bypass del Candiano ad opera di AdSP, a servizio della viabilità portuale e delle aree logistiche in fase di realizzazione. Realizzazione di una uscita secondaria dall’area portuale sud, a garanzia della continuità operativa. Collegamento della rotatoria posta all’intersezione tra via S. Alberto e via Bisanzio con la rotonda dei Camionisti e della via Luciano Lama con la rotonda dei Doganieri, al fine di potenziare la circuitazione esterna all'abitato, rinunciando alla bretella a sud del quartiere Mattei. Contenimento e sanzionamento elettronico del traffico di mezzi pesanti all'interno del centro abitato e realizzazione di direttrici centro-lidi esenti dal traffico pesante tramite gestione dei divieti di transito. Rivalutazione delle opere pubbliche osteggiate dalla cittadinanza, la cui effettiva utilità sia da pesare in termini anche di apprezzamento da parte del pubblico, particolarmente in relazione al rapporto tra costi di realizzazione e benefici in termini di consenso della collettività e impatto ambientale (es. bretella Porto Fuori). Persistere nella richiesta agli enti competenti della messa in sicurezza della SS67 Ravegnana, nonché nel miglioramento complessivo dei collegamenti con trasporto pubblico tra Forlì (dotata di aeroporto civile) e Ravenna. Risoluzione dell’intersezione tra SS67 e SS16 Adriatica ricorrendo ad una intersezione a livelli sfalsati, con beneficio alla circolazione sull’anello tangenziale esterno di Ravenna. È necessario annullare l’approccio favorevole all’espansione dei centri urbani e al consumo di suolo, attenendosi al PUG e mirando alla riqualificazione delle aree esistenti, riducendo altresì la previsione di grandi superfici commerciali sul territorio del centro urbano, a tutela delle esistenti strutture e delle piccole attività commerciali. È necessario evitare la realizzazione di infrastrutture destinate a rimanere monche per il decadimento di PUA adiacenti e preesistenti, anche in considerazione di quanto sopra esposto.
È necessario che il potenziamento della sosta esistente nelle aree centrali avvenga preferibilmente tramite sopraelevazione dei parcheggi esistenti, senza nuovo consumo di suolo. Per favorire lo shopping e l’accessibilità delle aree centrali, anche in ottica di rilancio delle attività commerciali del centro storico, è necessario realizzare un collegamento degli ampi spazi di sosta dei parcheggi scambiatori con il centro città. Considerato che i parcheggi scambiatori coincidono con poli attrattori, è auspicabile che il collegamento avvenga tramite bus ad elevata frequenza, eventualmente gratuiti, che servano anche la stazione e i principali punti di interesse, nonché i monumenti e le sedi dei diversi dipartimenti universitari. Si crea così un sistema di mobilità rapido ed efficiente per il centro cittadino, al servizio di turisti, residenti e studenti universitari. Considerato l’impatto dei mezzi di grandi dimensioni sugli edifici e sullo stato delle strade in pavé del centro storico, è auspicabile la creazione di un servizio ad elevata frequenza con autobus elettrici di ridotte dimensioni. La sostituzione parziale dell'alta capacità con l'alta frequenza può comportare un beneficio sul numero di cittadini che ricorrono al trasporto pubblico. È necessario valutare percorsi alternativi per i bus delle linee ad elevata capienza (13 m) che siano esterni al centro storico, sgravando la ZTL di via Mariani e limitrofe dai mezzi pesanti, pur mantenendo l’elevata capacità per le corse scolastiche. Per la riduzione degli automezzi per le consegne nelle aree del centro storico, si rilanci la creazione di piattaforme logistiche per la consegna dei rifornimenti tramite mezzi leggeri (cargo bike e similari). La distinzione tra percorsi del tpl di tipo orbitale e percorsi di attraversamento della zona più centrale non può prescindere dall’incremento dei punti di interscambio tra linee. Analogamente, in ottica di una revisione complessiva delle linee di trasporto pubblico, è significativo relazionare i percorsi di progetto con la contestuale revisione macroscopica della circolazione, anche tramite simulazioni computerizzate basate sui valori misurati di traffico e sulla richiesta di tpl, senza trascurare l’ottica futura. Si propone di valutare una linea tpl ad elevata frequenza/capacità Ravenna-Porto Corsini al servizio del terminal crociere e della fascia costiera tutta, integrando tale linea con il servizio traghetto e con i navetti costieri esistenti e di progetto, andando a creare due direttrici perpendicolari.
È inoltre prioritaria la sistemazione e il miglioramento dell’accessibilità delle fermate del tpl, con banchine a raso e percorsi LVE. Uniformare e rinnovare le pensiline di attesa e le paline di fermata, prevedendone un contestuale incremento su tutto il territorio, contribuirebbe a migliorare la percezione del servizio, in particolare per le linee con frequenza più ridotta. L’eventuale affidamento a terzi del servizio di gestione degli spazi pubblicitari e manutenzione delle fermate stesse va valutato nel caso in cui il Comune non sia in grado di provvedere autonomamente a sostenere tali attività, allineando così la città con le pratiche che si riscontrano nei comuni più virtuosi. Per rendere pienamente accessibile il tpl è necessario incentivare l’introduzione di apparecchiature a bordo bus in grado di segnalare otticamente e acusticamente la progressione delle fermate lungo il percorso di linea. L’inserimento o attivazione di dispositivi gps, integrati con le paline informatizzate e con applicativi smartphone è da ritenere incentivante per l’uso del tpl, contribuendo a migliorare la pianificazione in tempo reale degli spostamenti da parte degli utenti. Sempre tramite applicativo è importante pianificare servizi di trasporto a chiamata al servizio del forese, con la possibilità di stabilizzare il servizio con corse di linea in caso si registri una domanda costante nel tempo e sufficiente alla sostenibilità del servizio stesso.
Tutto quanto esposto è da valutare nel contesto di prossima fusione per incorporazione di Start Romagna e Seta in Tper, con contestuale scorporo delle SOT (società operative territoriali). È in particolare prioritario che si lavori per ricondurre le SOT a una dimensione provinciale, facilitando la gestione dei servizi e la comprensione delle priorità del territorio, come peraltro richiamato dalle associazioni sindacali.