Il liceo per me è stato un salto nel buio: non si può parlare di consapevolezza a 14 anni. Semplicemente mi fidavo del prof. di tecnologia delle medie, materia che ho sempre amato, e così ho seguito il suo consiglio: liceo scientifico, rigorosamente tradizionale. Oggi dovrei ringraziarlo. Il latino, come mi disse, apre la mente. Se non lo fai alle superiori, non lo farai mai più. Così è effettivamente stato. Giorno per giorno ho imparato ad apprezzare la mia scelta ed abbracciarla. Nonostante le prime difficoltà nel rapportarmi con alcune materie, ho da subito cominciato a sviluppare nuove competenze, prima ridotte.
Per le capacità di scrittura devo ringraziare prima la prof. Angela Malfitano e le partecipazioni a "Il Bancarella nelle scuole" e, a seguire, la prof. Rosa Rita Baldini, che ha "aggiustato" i miei testi argomentativi. Prof.ssa Baldini che è stata a mani basse la migliore prof. di letteratura, latino e... romagnolo dei cinque anni; ahinoi strappataci anzitempo dalla tanto agognata e meritata pensione.
Ho sempre avuto una preferenza per la fisica, e ho lottato per resistere agli annuali cambi di docenza, riuscendo comunque a padroneggiare la materia finanche da impegnarmi a titolo gratuito come peer educator. Ho sempre partecipato alle competizioni scolastiche, arrivando alla gara di secondo livello delle Olimpiadi di Fisica negli anni 2020 e 2021.
Nonostante le mie preferenze, devo ringraziare alcuni professori che sono stati in grado di trasmettermi competenze e curiosità verso campi in cui credevo di non avere alcun interesse. Non posso non menzionare il prof. Leonardo Babini, che è stato in grado di appassionarmi alla storia dell'architettura partendo da un completo rigetto per la materia, oltre ovviamente ad insegnarmi le basi del disegno tecnico che avrebbero poi influenzato la direzione delle mie passioni. Grazie a lui ho partecipato nel corso degli anni anche a diversi mercatini di beneficienza per AVSI in concomitanza con i ricevimenti dei genitori, conoscendo persone di cui mantengo ancora oggi un vivido ricordo. Anche lui strappatoci dall'agognata pensione.
Al contempo, devo ringraziare quei pochi che non hanno mai dimostrato comprensione nei confronti degli studenti o addirittura scarsa professionalità: grazie a loro ho comunque imparato tanto su come rapportarmi con determinate persone. Infine, alla prof. Cristina Casagrande dedico un paragrafo a sé.
In conclusione, devo oggi ringraziare il mio percorso e quei due punti che mancano dal 100/100 per aver fatto sì che io non mi sia mai montato la testa.
Dal secondo al quarto anno sono stato rappresentante di classe, ovvero fintanto che la coalizione delle ragazze non ha deciso di eleggere giustamente per la prima volta due rappresentanti donna a rappresentare quella che era la maggioranza effettiva della classe. Nel corso degli anni ho imparato a mediare, a rapportarmi con gli "adulti", con un mondo nuovo: le assemblee di istituto, i consigli di classe, le mail di protesta, gli accordi. È stata la mia prima vera palestra, dove ho perfezionato le capacità di esporre le mie personali opinioni e quelle di chi rappresentavo, cercando di coniugarle con le esigenze di chi era lì per svolgere il suo lavoro.
Memorabile il primo attacco, non politico, ma tecnico, all'assessora Ouiddad Bakkali, oggi Onorevole Deputata della Repubblica Italiana, sulla annosa questione del "matitone". Dopo una lunga discussione in assemblea, con posizioni fortemente discordanti tra i presenti, l'idea della ricopertura della scritta omofoba contro il preside Gianluca Dradi venne platealmente calata dall'alto, spacciandola come condivisa unanimamente dagli stessi studenti e finendo per ridurre in farsa uno scottante tema di attualità. Lasciare o meno "come pietra d'inciampo per l'intelligenza umana" tale scritta? Coprirla, dunque, con cosa? Il risultato di quella inutile questione è oggi uno splendido matitone che campeggia sui muri della palestra. Il messaggio veicolato è quello corretto: coglie nel segno; le modalità di imposizione, invece, non proprio democratiche.
Successivamente, sebbene fosse caduta la mia carica da rappresentante, ho continuato a lottare per difendere le posizioni degli studenti e le nostre condizioni, in particolare durante l'isolamento imposto dalla pandemia e il lungo -troppo- periodo di didattica a distanza che ne è stato conseguenza. Questa la prima occasione in cui il sottoscritto ha firmato una lettera e ha deciso di inviarla ai giornali, ottenendo tanti messaggi di sostegno e oltre 2500 condivisioni. Nonché la triste soddisfazione di aver avuto ragione.
Non ricordo nemmeno come io sia stato coinvolto: sicuramente una delle tante opere in cui mi sono lanciato cercando di mettere a disposizione quello che sapevo fare. Insieme all'informatico Stefano Volpe e alla ora ing. aerospaziale Giulia Ghirardini e altri compagni d'avventura abbiamo realizzato ciò che mancava, grazie alla volontà del visionario preside Gianluca Dradi. Una app del Liceo, con una sezione annunci, un calendario eventi, una sezione mappe per la sede e la succursale e una sezione per le prenotazioni delle merende al bar. Personalmente mi sono occupato della concezione della UI e della realizzazione di tutte le grafiche e delle planimetrie del Liceo per le mappe.
Oggi, causa assenza di manutenzione e mancato potenziamento della app, sotto la nuova dirigenza tale applicativo è diventato inoperativo. Una occasione persa per il Liceo, che era stato in grado di coinvolgere con successo gli studenti nella realizzazione e tanti, tantissimi, nell'impiego della app per le ordinazioni dal bar durante il periodo della pandemia di Covid-19.
La partecipazione a questo progetto la devo tutta alla mitica prof. Cristina Casagrande che, martellando nel modo migliore che si potesse, è riuscita a non farmi perdere la voglia per lo studio dell'inglese, sostenendola grazie a metodi non sempre convenzionali e accompagnandoci verso nuove sfide e avventure. Rimarranno nel cuore i dadi che a sorte decidevano gli elementi da inserire nei nostri racconti in inglese e i dibattiti sui temi di attualità. La "squadra del CAE", dopo aver sostenuto l'esame di Cambridge English nell'estate tra il quarto e il quinto anno, è stata coinvolta nell'intrigante progetto di traduzione in lingua inglese di alcuni riassunti di canti danteschi, da caricare on-line nell'ambito del progetto Camminare Ravenna con la Divina Commedia, realizzato dai Club Lions di Ravenna.